È molto recente  la Decisione dell’Uami (Ufficio Comunitario) sull’azione di nullità depositata da Samsung contro un Design depositato da Apple nel 2010.

I coreani hanno tentato di sostenere che fossero già presenti sul mercato Design anteriori c.d. “prior art” della stessa Apple che rendevano nullo il Design contestato e che le caratteristiche per cui si richiedeva tutela fossero tutte “funzionali”.

In altre parole Samsung ha citato come “prior art” numerosi smartphone che avevano con quello oggetto della domanda di tutela degli elementi comuni, ed inoltre ha sostenuto che non sarebbe stato possibile vantare dei diritti di esclusiva sul Design richiesto da parte di Apple perché venivano monopolizzate caratteristiche “necessarie”, legate al fatto che

œ il prodotto deve essere tascabile e leggero;

œ il prodotto deve essere il più piatto e sottile possibile;

œ lo schermo deve essere più grande possibile per massimizzare testi e video;

œ la forma rettangolare rende facile la lettura dei documenti ed è familiare ai clienti;

œ gli angoli devono essere arrotondati per evitare danni su capi di abbigliamento, ed in generale sono preferiti per ragioni di sicurezza;

œ un profilo piatto consente una visione distorta del display interno, riduce l’accumulo di sporcizia ed è l’ideale per uno schermo sensibile al tocco.

samsung-hqTuttavia l’Ufficio in relazione alle suddette motivazioni ha ritenuto che le peculiarità delle forme in cui il Design è incorporato non siano puramente funzionali.

Pertanto, nessuna delle caratteristiche indicate dai ricorrenti (schermo piatto, profilo sottile, forma, angoli arrotondati, elementi funzionali o la fotocamera), secondo l’Ufficio, sono determinate unicamente dalla funzione tecnica.

Inoltre l’Ufficio, oltre ad escludere la funzione tecnica degli elementi, ha ritenuto che la combinazione dei vari elementi del modello comunitario impugnato di Apple, differisca dalle soluzioni anteriori citate da Samsung.

Nella sostanza quindi l’Ufficio guidicante ha applicato il criterio dell’affollamento del settore, per permettere l’accesso alla tutela come Design anche ad elementi che presentano un impressione generale di minima differenza rispetto alle anteriorità già presenti sul mercato.